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La comparsa di macchie sui denti e/o il progressivo ingiallimento sono fenomeni purtroppo abbastanza comuni.
In molti casi, la causa è strettamente legata all’utilizzo di alcuni medicinali o con il consumo di alimenti che macchiano i denti.
Se tra le principali cause delle pigmentazioni dentali o dei caratteristici denti “opachi” ci sono il fumo, la scarsa igiene orale o il naturale progredire dell’età, non bisogna assolutamente sottovalutare l’impatto di specifici farmaci e alimenti sulla salute dentale e sull’insorgere di alterazioni cromatiche nei denti.
Come vedremo, alcuni di questi fenomeni sono transitori e possono essere “risolti” con un’accurata pulizia dentale e con la semplice prevenzione.
Tra i cibi che alterano il colore dei denti più noti, troviamo senza dubbio le bevande e gli alimenti con alto contenuto di pigmenti colorati.
In questo caso, è possibile notare la presenza di macchie sui denti di colore scuro o un progressivo ingiallimento dei denti dovuto al deposito sullo smalto delle sostanze pigmentate.
Tra questi alimenti troviamo:
Anche le sostanze acide sono identificate tra gli alimenti che più provocano discromie dentali.
Un’assunzione costante e prolungata di questi cibi o bevande consuma lo smalto, fino all’esposizione della dentina.
Tra questi, troviamo:
Al di là dell’effetto positivo e terapeutico, l’utilizzo continuativo di alcuni farmaci può portare all’insorgere di discromie transitorie e in alcuni casi permanenti.
In particolare nei bambini (con età minore di 8 anni), si registrano alcuni farmaci che causano macchie giallo/aranciato sui denti o fenomeni di inscurimento e ingiallimento: è il caso di alcuni antibiotici come la doxiciclina e tetracicilina.
generalmente formano una macchia giallo/aranciato tra la gengiva e il dente.
Il loro uso “massiccio” e prolungato porta in molti casi ad alterazioni cromatiche. Questa condizione è diffusa anche nei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia.
Attenzione anche ai collutori contenenti alti dosaggi di clorexidina (0,20): l’alta concentrazione di questo ingrediente provoca un ingiallimento progressivo dei denti, se utilizzato oltre 15 giorni, proprio per questo motivo viene prescritto solo in caso di interventi chirurgici.
Ci sono infine alcune problematiche come patologie metaboliche, disturbi ematici, fluorosi o alterazioni del naturale processo di formazione dello smalto che in diversi casi portano a evidenti alterazioni cromatiche.
Una volta che si conoscono quali sono i cibi che macchiano i denti o i farmaci che ne alterano la naturale colorazione, vediamo insieme come prevenire le macchie sui denti.
Il primo passo è ovviamente eliminare le abitudini dannose (il fumo, in primis) o ridurre nella propria dieta il consumo dei cibi che più macchiano i denti.
Quindi si consiglia un consumo saltuario di caffè, liquirizia e bibite colorate, tra le prime cause delle macchie sui denti. Subito dopo l’assunzione, si raccomanda in ogni caso di effettuare un’accurata pulizia con dentifricio e spazzolino.
Per bibite e cibi acidi, il consiglio è quello invece di utilizzare possibilmente una cannuccia e/o sciacquare abbondantemente la bocca con acqua.
Guardando in positivo, invece, è proprio l’alimentazione sana uno dei più validi alleati per prevenire i denti macchiati o gialli.
Se come abbiamo visto esistono alimenti che macchiano i denti, al contrario, una dieta ricca di frutta, verdura croccante (come sedano e carote) e vegetali ricchi di fibre non solo porta benefici alla salute ma stimolando la produzione di saliva aiuta la naturale detersione della bocca.
Sono consigliati anche latte e derivati perché grazie all’alto contenuto in fosforo, calcio e proteine aiutano la mineralizzazione dello smalto.In ogni caso, vale sempre la pena di ricordarlo, la prevenzione delle macchie sui denti e dell’ingiallimento – in particolare causati dai depositi di placca e tartaro – viaggia sempre di pari passo con una costante igiene orale!
Oltre alla corretta e quotidiana igiene orale, per prevenire o eliminare le macchie sui denti è consigliabile effettuare una seduta di pulizia professionale ogni 6/12 mesi.
In presenza di macchie sullo smalto, l’igienista dentale non si limita alla rimozione di placca o tartaro ma tramite ultrasuoni, coppette e spazzole particolari insieme all’utilizzo di micropolveri rimuoverà anche eventuali macchie presenti sulla superficie.
Nel caso di macchie particolarmente ostinate o di un danno più profondo allo smalto, consiglierà infine il miglior trattamento.
Sono da evitare senza dubbio i rimedi “fai da te” o l’utilizzo di prodotti aggressivi come ad esempio spazzolare i denti con il bicarbonato “da banco”, in un primo momento i denti appariranno più bianchi ma subito dopo saranno più porosi perchè il bicarbonato venduto al supermercato non è di forma sferica ma in cristalli quindi quando voi andrete a spazzolare i denti si formeranno delle micro abrasioni che indeboliranno i denti e li renderanno più porosi.
Lo stesso con acqua e limone consumata tutte le mattina provoca erosione dello smalto e ipersensibilità.
Anche l’ingiallimento dei denti causato dai farmaci o alimenti che macchiano i denti può essere nella maggior parte dei casi risolto fino a riottenere denti bianchissimi.
Se questo è l’obiettivo, potrai trovare informazioni approfondite nell’articolo dedicato allo “Sbiancamento dentale”.
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